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Senet: giocare come nell’antico Egitto

Siamo andati alla scoperta di un gioco antichissimo e affascinante: il Senet! Fortuna o strategia? Entrambe! Ed in gioco c’è anche molto di più!

Infatti nella formula d’introduzione del capitolo 17 del Libro dei Morti è descritto come il defunto doveva giocare una partita di Senet contro un avversario invisibile. Se il defunto in vita aveva compiuto delle buone azioni, poteva essere protetto da Ra, Thoth e Osiride, e vincere la partita garantendosi un destino più che favorevole nell’oltretomba.
La storia di questo gioco inizia nell’antico Egitto intorno al 5000 a. C., testimoniata da
numerosi reperti archeologici ritrovati in tombe risalenti al Medio e Nuovo Regno.
All’inizio il senet era un rito religioso. Il termine “senet” significa, infatti, “passaggio” in
riferimento al passaggio dalla vita terrena al regno dei morti. Si credeva che le sorti del
defunto nell’aldilà dipendessero dal risultato di partite di senet giocate dal morto con
divinità dell’oltretomba. Questo spiega perché si siano ritrovati nelle tombe egizie molti
dipinti raffiguranti partite di senet. Nella tomba di Tutankhamon sono stati trovati tavoli per
il gioco del senet con cassetti contenenti pedine in legno pregiato e in avorio. In seguito il
senet si trasformò in un gioco praticato dai nobili e, infine, intorno al 1500 a.C., divenne un
gioco popolare diffuso in tutto l’Egitto.

REGOLE DEL GIOCO

Numero dei giocatori: due
Materiale:
 una scacchiera di trenta caselle, 3 file di 10;
 5 pedine bianche e 5 pedine nere;
 un dado numerato da 1 a 6 oppure bastoncini o tappi per calcolare il punteggio
Inizio del gioco. Per prima cosa i giocatori lanciano il dado: chi ottiene il punteggio più
alto dispone le sue pedine nelle caselle da 1 a 5, l’altro giocatore disporrà le sue pedine
nelle caselle da 6 a 10.
Poi ciascun giocatore, a turno, lancia il dado per stabilire il numero dei passi che farà
compiere ad una delle proprie pedine da lui liberamente scelta.
Come si muovono le pedine. Il gioco inizia dalla prima fila in alto a sinistra. Le pedine
nella prima fila in alto si muovono da sinistra a destra, poi nella fila centrale da destra
verso sinistra e, infine, nell’ultima fila in basso di nuovo da sinistra a destra.

Una casella non può essere occupata da due pedine. Quella che occupava per prima
la casella retrocede al posto della pedina attaccante.
Il muro. Tre pedine dello stesso colore che si trovino in tre caselle consecutive, formano
un “muro” che non può essere né attaccato né superato da una pedina nemica. Solo le
pedine dello stesso colore del muro possono superarlo se il numero indicato dal dado lo
consente.
La casella 15 è la “casa della rinascita”. Se una pedina capita nella casella 15, il giocatore
rimane bloccato con tutte le sue pedine, ma continua a lanciare il dado seguendo il proprio
turno. Quando otterrà il numero 4 la pedina che ha avuto la disgrazia di restare
imprigionata nella casella 15 potrà varcare direttamente il traguardo e le altre pedine dello
stesso colore rientreranno in gioco.
La casella 26 è la “casa dell’abbondanza”, protegge dalle insidie della ventisettesima (“la
casa della malasorte”), infatti se il giocatore che occupa la casella 26 ottiene 1, ha il diritto
di saltare la casella 27.
La casella 27 è la “casa della malasorte”. La pedina che arriva nella casella 27 deve
andare alla casella 15. Se la casella 15 è già occupata da una pedina questa ritorna al
numero 1 (o, in caso che la numero 1 sia occupata, alla successiva disponibile), Tutte le
pedine del colore di quella che occupava la casella 15 possono rientrare in gioco mentre le
avversarie si bloccano.
Le caselle 28, 29 e 30 sono dei rifugi: le pedine che vi si trovano non possono essere
attaccate (la pedina attaccante ritorna al punto dal quale è partita); ma per varcare il
traguardo dalla casella 28 si deve ottenere il numero 3, dalla casella 29 il numero 2 e dalla
casella 30 il numero 1.
Conclusione del gioco. Vince il giocatore che per primo riesce a portare fuori dalla
scacchiera tutte le sue pedine.

https://youtu.be/7eshbmiggY0

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